100 giorni dopo la “Tiananmen amazzonica”. Cresce la pressione sul governo.
Cento giorni dopo la “Tiananmen amazzonica”, cresce la pressione internazionale sul governo del Perù perché riveda i suoi rapporti con le popolazioni indigene del paese.
Ultime notizie
Una canoa per Survival e i popoli indigeni al Campionato del Mondo di Canoa Slalom
Dopo aver gareggiato con la nazionale italiana alle prove di Coppa del Mondo di Bratislava e Augsburg e ai premondiali di Tacen, in Slovenia, per la giovane atleta ambasciatrice di Survival Angela Prendin è arrivata la grande sfida del Campionato del Mond
Azione legale degli Indiani amazzonici contro un gigantesco progetto petrolifero
Il gigantesco progetto petrolifero della compagnia anglo-francese Perenco è in bilico. L’AIDESEP, l’organizzazione che riunisce gli Indiani dell’Amazzonia peruviana, ha presentato un appello urgente alla Corte Costituzionale del paese per impedire lo sfru
Monito ONU al Perù: ‘Niente trivellazioni petrolifere senza il consenso delle tribù’
Il governo peruviano non dovrebbe permettere lo sfruttamento del petrolio e del gas nelle terre dei popoli indigeni senza il loro “informato consenso”. È questa la raccomandazione diramata ieri dalla Commissione ONU per l’Eliminazione delle Discriminazion
Dodici Indiani Awa uccisi da uomini armati
Dodici membri della tribù degli Awa sono stati uccisi ieri, 26 agosto, da un gruppo di uomini armati non identificati.
Bombe al napalm contro i 'selvaggi'. Survival premia l’articolo più razzista dell’anno
L’organizzazione per i diritti umani Survival International ha nominato “l’articolo più razzista” dell’anno. A vincere il premio è un appello a bombardare con il napalm gli Indiani del Perù pubblicato dal quotidiano nazionale peruviano El Correo.
Si diffondono le proteste dei nomadi Penan del Borneo
Le proteste dei Penan del Borneo hanno subito un’escalation. Dodici villaggi si sono uniti per erigere nuovi blocchi stradali contro le compagnie di disboscamento e palma da olio che stanno distruggendo la loro foresta pluviale.
Masai sfrattati e arrestati per far spazio ai safari di caccia.
In Tanzania sono stati ridotti in cenere otto villaggi masai lasciando 3.000 persone senza cibo, acqua e riparo.