Messaggio dei Dongria a Vedanta: ‘Non lasceremo mai la nostra terra!’
28 agosto 2012
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In occasione dell’Assemblea Generale annuale di Vedanta Resources, che si tiene oggi a Londra, la tribù dei Dongria Kondh ha inviato un forte messaggio al presidente della compagnia Anil Agarwal.
“Non lasceremo la nostra terra nemmeno se Anil Agarwal in persona venisse qui. Useremo tutte le nostre forze per far sì che l’azienda lasci questo posto. Che ci lascino vivere in pace” hanno dichiarato a Survival due donne Dongria.
La Vedanta, una delle 100 società più capitalizzate quotate allo Stock Exchange di Londra (FTSE100), è determinata a scavare la montagna dei Dongria per estrarne la bauxite.
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La mancata consultazione dei Dongria da parte della compagnia e l’aver costruito una raffineria prima di avere ottenuto tutti i permessi necessari per la miniera ha danneggiato la Vedanta sia finanziariamente sia dal punto di vista dell’immagine. La scorsa settimana è stato annunciato che l’impianto della raffineria è costato alla Vedanta oltre 540 milioni di dollari a causa della mancata apertura della miniera.
Nel 2010 il governo indiano ha ritenuto la Vedanta colpevole di “totale disprezzo” per la legge e per i diritti dei Dongria Kondh. Le è stato negato il permesso di scavare la montagna di Niyamgiri, l’unica dimora di questa tribù “particolarmente vulnerabile”. Ma il ricorso in appello depositato presso la Corte Suprema potrebbe capovolgere questa storica decisione.
“Se la Vedanta smetterà di cercare di prenderci la nostra montagna, noi smetteremo di soffrire” ha commentato il portavoce dongria Lodu Sikaka. “Ma se rimangono, noi soffriremo, soffrirà la montagna, soffriranno la terra, le foreste, l’acqua e i venti. A causa loro abbiamo cominciato a contrarre diverse malattie, febbre, diarrea e alcuni di noi sono morti.”
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“Ignorare i diritti dei popoli tribali non paga” ha ricordato oggi Stephen Corry, Direttore Generale di Survival. “Devasta la vita delle persone, distrugge la reputazione delle aziende e – come ha sperimentato la Vedanta – è finanziariamente imprudente. I Dongria hanno il diritto di essere consultati e di dare – o negare – il loro consenso. Se la Vedanta avesse parlato prima con loro e rispettato il loro fondamentale attaccamento alla terra, avrebbero evitato a se stessa e ai Dongria moltissimi problemi”.