Assassinato un leader indigeno Wayúu della Colombia
6 agosto 2010
Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
Un leader indigeno colombiano è stato assassinato davanti a casa nella città colombiana di Riohacha, nella provincia settentrionale di La Guajira.
Luis Alfredo Socarrás Pimienta, della tribù degli Wayúu, pare sia stato ucciso da un sicario paramilitare che ha poi abbandonato la scena del crimine. Dopo l’assassinio sono stati distribuiti dei volantini con la lista dei prossimi obiettivi dei sicari, tra cui i nomi di altri dodici indigeni Wayúu.
L’anno scorso Socarrás Pimienta ha organizzato numerose manifestazioni di protesta contro le violazioni dei diritti dei Wayúu. La sua uccisione si aggiunge a quella di altri 10 indigeni, assassinati nella sola Guajira dall’inizio dell’anno.
La Commissione Inter-Americana per i diritti umani ha rilasciato una dichiarazione che esorta lo stato della Colombia a indagare sugli omicidi e a consegnare i colpevoli alla giustizia. Lo sollecita anche a “garantire la protezione e l’incolumità” dei difensori dei diritti indigeni “per assicurare che crimini come questo non si ripeteranno più”.
Dal 2002 il numero degli indigeni uccisi nel corso del conflitto armato interno alla Colombia sono già più di 1.400 e circa 74.000 sono stati sfrattati con la forza dalle loro case. Secondo l’organizzazione nazionale indigena ONIC, oggi almeno 64 delle 102 tribù indigene colombiane stanno rischiando l’estinzione.
Survival sostiene la campagna “estinzione” recentemente lanciata dall’ONIC per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave situazione in cui versano i popoli indigeni del paese.