Vescovo interroga il governo sullo sfratto dei Boscimani
Ieri, il vescovo di Oxford ha sottoposto un'interrogazione al governo della Gran Bretagna circa le violazioni dei diritti dei Boscimani del Botswana.
Ieri, il vescovo di Oxford ha sottoposto un'interrogazione al governo della Gran Bretagna circa le violazioni dei diritti dei Boscimani del Botswana.
Il FUNAI, il dipartimento governativo agli Affari Indiani, ha ventilato l'ipotesi che il Brasile possa cominciare a limitare il riconoscimento del territorio indigeno perché gli Indiani avrebbero già terra a sufficienza.
Nel dicembre scorso, il Presidente Festus Mogae ha ordinato alla televisione del Botswana di non mandare in onda un programma contenente un'intervista al leader dei Boscimani Roy Sesana.
La Central Kalahari Game Reserve (CKGR) è sigillata da ormai 4 mesi. Al suo interno, tuttavia, circa 36 Boscimani continuano a resistere alle minacce, alle intimidazioni e ad ogni tentativo di sfratto da parte delle guardie armate.
In segno di protesta per l'assassinio di dodici persone avuto a Kalinganagar il 2 gennaio scorso, gli indigeni stanno occupando una delle superstrade più importanti dello stato indiano di Orissa.
Alla vigilia di Natale è stato assassinato Dorvalino Rocha, leader Guaraní-Kaiowá. L'omicidio, compiuto da un sicario, ha portato a trentotto il numero degli Indiani brasiliani assassinati nel 2005 - la cifra più alta raggiunta negli ultimi 11 anni.
Lunedì 3 gennaio, almeno dodici indigeni sono morti per mano della polizia che ha aperto il fuoco sulla folla a Kalinganaga, nello stato indiano di Orissa.
Due Indiani Nukak sono stati uccisi dai combattenti della guerra civile colombiana. Altri sessanta sono stati costretti alla fuga.