Davide contro Golia: la tribù Dongria Kondh sconfigge il gigante minerario
24 agosto 2010
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I Dongria Kondh hanno riportato una straordinaria vittoria su una delle più grandi compagnie minerarie del mondo. Jairam Ramesh, Ministro indiano all’Ambiente, ha compiuto un atto eccezionale e ha bocciato la controversa miniera di bauxite che la Vedanta Resources progettava di scavare sulla montagna sacra della tribù.
La notizia infligge una schiacciante sconfitta al miliardario indiano Anil Agarwal, proprietario di maggioranza e fondatore della compagnia.
Sono disponibili gratuitamente spezzoni di filmati e interviste con i campaigner di Survival. Contattare Francesca Casella al 347 1029588; e-mail [email protected] – Oppure Miriam Ross: e-mail [email protected]; tel: (44) (0)20 7687 8734/ (44) (0)7583 249 275/ (+44) (0)7504 543 367
Negli ultimi anni, il progetto ha subito attacchi senza precedenti. I governi norvegese e britannico, la Chiesa d’Inghilterra, organizzazioni come Survival International e persino il gigante assicurativo Aviva hanno tutti criticato la compagnia e la sua condotta etica.
Survival International è stata per anni in testa alla campagna mondiale contro la miniera. Ha reclutato celebrità come Claudio Santamaria in Italia e Bianca Jagger e Joanna Lumley all’estero per difendere la causa delle tribù; i suoi sostenitori hanno scritto oltre 10.000 lettere di protesta al governo indiano e più di 600.000 persone hanno visto il film-denuncia di Survival Mine – Storia di una montagna sacra. La triste condizione della tribù è arrivata anche all’attenzione del regista James Cameron e i Dongria Kondh sono diventati famosi come la “vera tribù di Avatar”.
La lotta ha opposto una piccola tribù forte di 8.000 individui contro lo smisurato potere di una compagnia da 8 miliardi di dollari e il suo fondatore, la cui personale ricchezza è stimata in 6 miliardi di dollari. I Dongria Kondh hanno organizzato numerose proteste e in un’atmosfera di crescente violenza, due dei loro leader sono stati sequestrati e picchiati.
Pochi giorni fa, una commissione d’inchiesta nominata dal Ministro Ramesh aveva raccomandato il blocco della miniera sostenendo che la Vedanta ha agito illegalmente e nel ‘totale sprezzo della legge”.
La campaigner di Survival Jo Woodman, che ha sperimentato in prima persona il clima di intimidazione nelle colline dei Dongria, ha dichiarato “Questo successo è una vittoria che nessuno avrebbe mai creduto possibile. La campagna dei Dongria è divenuta una cartina tornasole per capire se una tribù piccola e marginalizzata possa tener testa a una multinazionale enorme, armata di un esercito di lobbyisti, di agenzie di pubbliche relazioni e certa dell’attenzione del governo. Incredibilmente, il coraggio e la tenacia dei Dongria, sostenuti da molte persone in India e dai soci di Survival di tutto il mondo, hanno trionfato”.
“L’era in cui le compagnie minerarie potevano permettersi di distruggere impunemente tutti coloro che si trovavano sulla loro strada sta fortunatamente per concludersi” ha dichiarato oggi Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Rimane tuttavia significativo che la Vedanta abbia combattuto per i suoi progetti fino alla fine, negando ripetutamente qualunque cosa dichiarasse la tribù. La società civile deve restare vigile su tutti questi cosiddetti progetti di sviluppo – non si può contare sul fatto che le compagnie rispettino spontaneamente i diritti umani, specialmente quando si relazionano con popoli indigeni che non possono sapere tutto quello che gli sta capitando.”