La Corte Suprema riafferma i diritti territoriali - giubilo tra gli Indiani
11 dicembre 2008
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I popoli indigeni di tutto il Brasile stanno celebrando una grande vittoria. In concomitanza con il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, infatti, la maggioranza dei giudici della Corte Suprema del paese ha votato a favore dei diritti territoriali dei popoli di Raposa-Serra do Sol. Il caso giudiziario rivestiva un'importanza cruciale per tutti i popoli indigeni dell'intero Brasile.
Raposa-Serra do Sol (Terra della Volpe e Montagna del Sole) si trova nello stato amazzonico di Roraima ed è la terra ancestrale di circa 18/20.000 Indiani appartenenti alle tribù Makuxi, Wapixana, Tuarepang, Ingarikò e Patamona.
Dopo oltre trent’anni di battaglie da parte degli Indiani, il governo brasiliano aveva finalmente riconosciuto Raposa-Serra do Sol come territorio indigeno con un decreto firmato dal presidente Lula nell'aprile 2005. Nonostante questo, un piccolo gruppo di potenti imprenditori agricoli, sostenuti dai politici locali, si era rifiutato di lasciare l’area e si era appellato alla Corte per rimettere in discussione la sua demarcazione. Contemporaneamente, aveva lanciato una violenta campagna contro gli Indiani con l’obiettivo di evitare l’espulsione.
Un video diffuso a maggio mostra i sicari armati da uno degli imprenditori locali assalire una comunità di Makuxi con fucili e bombe artigianali. Durante l’attacco, furono feriti 10 Indiani.
Ieri, otto degli undici giudici della Corte hanno riaffermato i diritti territoriali degli Indiani dichiarando che la loro terra è stata demarcata in conformità con la costituzione. Hanno anche sancito l'importanza di mantenere integri i territori indigeni come aree uniche indivise e riconosciuto che l'esistenza di territori indigeni lungo i confini del paese non costituisce un rischio per la sovranità nazionale.
I giudici hanno anche decretato l'allontanamento degli imprenditori agricoli pur senza specificare la data. I termini dell'espulsione verranno definiti durante la fase conclusiva del processo, nel febbraio 2009, quando verranno ascoltati anche i pareri degli ultimi tre giudici.
Jacir José de Souza, leader dei Makuxi e membro del Consiglio Indigeno di Roraima ha dichiarato: “Raposa-Serra do Sol è nostra Madre. Siamo felici che la Corte Suprema abbia dato ragione ai popoli indigeni riconfermando la nostra Terra“.
I popoli di Raposa-Serra do Sol ritengono che la perdita della loro terra avrebbe distrutto il loro stile di vita e le loro esistenze. Ma la sentenza della Corte costituisce una vittoria cruciale anche per tutti gli altri popoli indigeni del Brasile. Una risoluzione negativa, infatti, avrebbe potuto rimettere in discussione anche la demarcazione di tutti gli altri territori del paese.
“Per i popoli indigeni di Raposa-Serra do Sol è una notizia favolosa” ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Ora, il governo brasiliano deve fare in modo che gli imprenditori agricoli abbandonino l’area e che cessino subito le campagne del terrore contro gli Indiani. Deve anche assicurare che i diritti indigeni vengano fatti rispettare a livello nazionale, impedendo il ripetersi di attacchi tanto impudenti contro le comunità indiane sulle loro legittime terre.”
Tra la fine di giugno e i primi di luglio, una delegazione di Indiani da Roraima aveva visitato diversi paesi europei chiedendo sostegno e solidarietà. In Italia avevano incontrato il presidente del Senato Renato Schifani e Papa Benedetto XVI. Clicca qui per ulteriori informazioni sulla loro visita.
Sono disponibili fotografie e filmati.
Per ulteriori informazioni:
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Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
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