Aggiornato il processo su Raposa-Serra do Sol
28 agosto 2008
Questa pagina è stata creata nel 2008 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
Ieri, in una Corte Suprema del Brasile affollatissima, un giudice che gioca un ruolo chiave nel processo in corso ha votato per sostenere la demarcazione del territorio indigeno Raposa-Serra do Sol. Il caso è stato aggiornato su richiesta di un altro giudice, e una sentenza conclusiva è attesa al più tardi entro la fine dell’anno.
Il caso Raposa-Serra do Sol è considerato il banco di prova per i diritti degli Indiani di tutto il Brasile. Il governo dello stato del Roraima e un gruppo di potenti proprietari terrieri hanno chiesto alla Corte Suprema di revocare il riconoscimento legale del territorio in cui vivono le tribù dei Makuxi, Wapixana, Ingarikó, Taurepang e Patamona, effettuato tre anni fa.
Gli Indiani di Raposa sono convinti che se il riconoscimento della loro terra fosse revocato, il loro stile di vita verrebbe distrutto e le tribù di tutto il Brasile potrebbero ritrovarsi ad affrontare gli stessi tentativi di riduzione o annullamento dei loro territori.
I proprietari terrieri hanno lanciato una campagna di violenza contro gli Indiani di Raposa-Serra do Sol sin da quando, nel 2005, il territorio è stato demarcato.
Nel pronunciare la sua sentenza, il giudice Carlos Ayres Britto ha voluto sottolineare che la Costituzione brasiliana garantisce i diritti territoriali degli Indiani e che gli indigeni di Raposa-Serra do Sol sono gli occupanti originari del territorio.
Ha dichiarato anche che i territori indigeni che, come Raposa-Serra do Sol, confinano con altri paesi, non creano incompatibili problemi di sicurezza nazionale, come avevano affermato i militari.
La Corte Suprema del Brasile era gremita di Indiani e di loro sostenitori, che hanno salutato con gioia la decisione di Britto.
Per la prima volta in assoluto, un Indiano si è rivolto agli undici giudici della Corte Suprema. L’avvocato indigeno Joênia Batista de Carvalho della tribù dei Wapixana ha detto alla corte: “Faccio questo lavoro per amore, perché la mia famiglia e il mio popolo ne hanno bisogno. Sto difendendo la mia terra, dove intendo ritornare dopo questo tempo trascorso in città”.
Batista de Carvalho lavora per il Consiglio Indigeno del Roraima (Cir).
Anche il procuratore generale del Brasile si è espresso in favore del mantenimento della demarcazione di Raposa-Serra do Sol.
Tra la fine di giugno e i primi di luglio, una delegazione di Indiani da Roraima ha visitato diversi paesi europei chiedendo sostegno e solidarietà. In Italia hanno incontrato il presidente del Senato Renato Schifani e Papa Benedetto XVI. Clicca qui per ulteriori informazioni sulla loro visita.
Scrivi una lettera alla Corte Suprema.
Per maggiori informazioni:
Survival International Italia
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Oppure Miriam Ross
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