Giornata Mondiale della Fauna Selvatica: Survival lancia il boicottaggio del Parco Nazionale indiano dove si 'spara a vista'

2 marzo 2017

Oggi, Akash Orang è permanentemente invalido: i guardaparco di Kaziranga gli hanno sparato mentre camminava vicino alla sua casa nel 2016. © JEEPAL

Questa pagina è stata creata nel 2017 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

In occasione della Giornata Mondiale della Fauna Selvatica che si celebra il 3 marzo, Survival International lancia il boicottaggio del turismo nel Parco Nazionale di Kaziranga in India – tristemente noto per la sua politica di “sparare a vista” ai fini della conservazione. Il boicottaggio continuerà fino a quando il parco non smetterà di sparare a vista.

Survival ha scritto a 131 agenzie di viaggio in 10 paesi diversi sollecitandole a unirsi al boicottaggio. Due tour operator francesi – Hote Antic Travel and Evaneos – hanno già aderito.

Anche l’attrice Gillian Anderson, l’illustratore Quentin Blake e il premio Oscar Mark Rylance – ambasciatori di Survival – si sono uniti, insieme al musicista e fotografo Julian Lennon e all’attore Dominic West.

“Sono fiero di partecipare al boicottaggio del Parco Nazionale Kaziranga. La politica dello sparare a vista non è mai giustificata, e troppi indigeni innocenti ne sono già stati vittime” ha detto Mark Rylance.

Negli ultimi 20 anni, 106 persone sarebbero state uccise all’interno del parco. Lo scorso luglio un bambino indigeno di sette anni è stato ferito con colpi di pistola, e reso permanentemente invalido. In un altro incidente, un uomo indigeno gravemente disabile è stato ucciso mentre era alla ricerca di una mucca che si era allontanata.

Una recente inchiesta della BBC ha rivelato le torture commesse dai guardaparco, che hanno anche l’ordine di sparare a vista agli intrusi – senza arresto o processo, senza interrogatorio e senza dover fornire alcuna prova. Una guardia ha ammesso di avere “l’ordine totale di sparare” a chiunque vaghi oltre il confine – non demarcato – del parco.

Un uomo che era stato picchiato dai funzionari del parco ha raccontato a una ricercatrice di Survival: “Il dipartimento della foresta mi ha torturato, picchiato, e mi ha dato scosse elettriche sui gomiti, sulle ginocchia e sulle parti intime."

A Kaziranga abita una grande popolazione di rinoceronti indiani. © Wikimedia Commons

In un rapporto del 2014, il direttore del parco affronta la questione nel dettaglio, e racconta che tra i mantra di addestramento delle guardie vi sono “uccidere gli indesiderati” e “bisogna obbedire o essere uccisi”.

Nel parco vivono diverse specie a rischio, tra queste il rinoceronte indiano e la tigre del Bengala. Circa 170.000 turisti visitano Kaziranga ogni anno, nonostante le esecuzioni extragiudiziali e le gravi violazioni dei diritti umani commesse nel nome della conservazione.

Il WWF (Fondo Mondiale per la Natura) ha fornito addestramento ed equipaggiamento ai guardaparco, tra cui esercitazioni di "combattimento e appostamento” e quelli che la BBC ha definito “occhiali per la visione notturna.” Inoltre, l’organizzazione pubblicizza sul suo sito i tour all’interno del parco.

Alcuni conservazionisti, tra cui Save the Rhino, hanno criticato la politica dello sparare a vista. Tuttavia le grandi organizzazioni per la conservazione hanno ignorato la richiesta di Survival di condannare tale pratica – tra queste il WWF, la Wildlife Conservation Society, Nature Conservancy e Conservation International.

I guardaparco hanno sparato a vista a decine di persone a Kaziranga.. © Survival

La politica dello sparare a vista è stata criticata non solo per le sue implicazioni per i diritti umani, ma anche perché inefficace ai fini della conservazione. Rory Young, esperto e co-fondatore della ONG anti-bracconaggio Chengeta Wildlife, ha dichiarato: “Sparare a vista è stupido. Se avessimo sparato a vista durante l’ultima operazione sotto copertura avremmo semplicemente ucciso qualche bracconiere, nient’altro. Ogni singolo bracconiere costituisce un’opportunità di ottenere informazioni per arrivare ad altri bracconieri e salire nella catena, fino ai capibanda.”

Survival International lotta contro gli abusi commessi nel nome della conservazione. Sparare a vista non colpisce i veri bracconieri – criminali collusi con funzionari corrotti. E mentre molti funzionari forestali sono accusati di coinvolgimento nel commercio illegale di fauna selvatica, in parchi come quello di Kaziranga i popoli indigeni rischiano pestaggi, arresti torture e morte.

“I conservazionisti di Kaziranga sostengono che all’interno della riserva non si spara a vista. Ma non è affatto vero. I guardaparco hanno l’ordine di sparare agli intrusi, e bambini di 7 anni come Akash possono subirne le conseguenze” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival. “Sparare a vista equivale a un omicidio extragiudiziale. È una grave violazione dei diritti umani che, se fosse opera di qualunque altra industria, sarebbe subito condannata pubblicamente. Le grandi organizzazioni per la conservazione non la condannano, e addirittura la sostengono.”

Tribù delle riserve delle tigri
Popolo

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