A Papua vivono circa 312 tribù diverse, inclusi alcuni popoli isolati. Alcuni parlano lingue diversissime da quelle conosciute nel resto del mondo. Tutti hanno sofferto enormemente a seguito dell’occupazione indonesiana, avvenuta nel 1963.
Come vivono?
A Papua vivono circa 312 tribù diverse, inclusi alcuni popoli isolati. La regione montuosa che si trova al centro del Papua Occidentale ospita i popoli degli altipiani (highland_), che allevano suini e coltivano patate dolci. I popoli delle pianure (_lowland) vivono invece nelle zone costiere, malariche e paludose, sostentandosi con la caccia e la raccolta.
Alcune delle numerosissime lingue parlate da questi popoli sono tra loro simili, altre sono invece completamente differenti. La popolazione è etnicamente distinta dagli indonesiani, che controllano il paese.
Quali problemi devono affrontare?
Tutti i popoli tribali del Papua Occidentale hanno sofferto enormemente a seguito dell’occupazione indonesiana, avvenuta nel 1963. L’esercito indonesiano è responsabile di moltissime violazioni dei diritti umani: i soldati considerano i popoli di Papua poco più che animali e le loro azioni tradiscono un profondo razzismo nei loro confronti.
Le risorse naturali del Papua Occidentale vengono sfruttate intensamente dal governo indonesiano e dalle multinazionali straniere, che ne traggono grandi profitti a discapito dei popoli tribali e delle loro terre.
Quando le compagnie internazionali sbarcano a Papua, l’esercito indonesiano le scorta per “proteggere” progetti di “importanza vitale”: la presenza dell’esercito è sempre accompagnata da violazioni dei diritti umani: da assassinii, arresti arbitrari, stupri e torture.
I Papuasi più esposti alle violazioni dei loro diritti umani sono quelli che osano protestare contro il governo indonesiano, l’esercito o “progetti vitali”.
Cosa fa Survival?
Survival sostiene il diritto dei popoli del Papua Occidentale a vivere sulle proprie terre in pace; difende inoltre i loro diritti territoriali e protesta per le violazioni dei loro diritti umani.
Survival sostiene inoltre le tribù che decidono di opporsi a progetti devastanti per le loro terre, come le piantagioni di polpa di legno che la Scott Paper intendeva costruire nel territorio degli Auyu – un progetto abbandonato grazie alle proteste internazionali veicolate dalla campagna.
Survival chiede anche al governo indonesiano di instaurare un dialogo con i popoli di Papua garantendo loro il diritto di decidere del loro stile di vita e del loro futuro.
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