A rischio di estinzione per malattie e perdita delle loro terre
Nel folto della foresta amazzonica peruviana vivono tribù che non hanno mai avuto contatti con il mondo esterno.
Tagliatori di legna e prospettori petroliferi stanno invadendo le loro terre introducendo malattie letali. Se l’invasione non verrà fermata, non sopravviveranno.
Survival stima che in alcune delle regioni più remote dell’Amazzonia peruviana vivono 15 diverse tribù di Indiani isolati. Gli esterni, però, stanno distruggendo le loro terre.
Tra esse vi sono i Kakataibo, gli Isconahua, i Matsigenka, i Mashco-Piro, i Mastanahua, i Murunahua (o Chitonahua), i Nanti e gli Yora.
Minacce
Tutti questi popoli stanno affrontando terribili minacce. Sono a rischio le loro terre, i loro mezzi di sostentamento e le loro stesse vite. Se non verranno prese misure urgenti, molto probabilmente si estingueranno.
I popoli isolati sono estremamente vulnerabili a ogni forma di contatto esterno anche perché non hanno difese immunitarie verso le malattie occidentali.
La legge internazionale riconosce i diritti territoriali degli Indiani, così come il loro diritto di vivere nelle loro terre nel modo che preferiscono.
Ma il governo peruviano non rispetta tale legge e non lo fanno nemmeno le compagnie che hanno invaso i loro territori.
Isolati per buone ragioni
Tutto quello che sappiamo di questi popoli dimostra chiaramente che essi vogliono mantenere il loro isolamento. Nelle rare occasioni in cui vengono avvistati o incontrati, rendono ben chiara la loro volontà di rimanere da soli.
In alcuni casi reagiscono ai tentativi di contatto con aggressività, per difendere il loro territorio, oppure lasciano segnali nella foresta che ammoniscono gli estranei a tenersi lontani.
Nel passato, tutti questi popoli hanno sofferto violenze brutali e malattie devastanti, importate dagli stranieri. Per molti di loro, le sofferenze continuano. Hanno chiaramente buone ragioni per non volere il contatto.
Cosa si può fare?
Survival sta sollecitando il governo peruviano a proteggere gli Indiani isolati vietando l’esplorazione petrolifera, il taglio degli alberi e ogni altra forma di sfruttamento delle risorse naturali nelle loro terre.
Il governo deve riconoscere gli Indiani come i legittimi proprietari delle loro terre.
A seguito di una campagna condotta da Survival negli anni ’90, in collaborazione con l’organizzazione indigena FENAMAD, la compagnia petrolifera Mobil fu costretta a uscire dalle terre degli Indiani incontattati, nel sud-est del Perù.
Per favore, aiutaci a lottare per i diritti dei popoli più vulnerabili del pianeta.
L’attrice Julie Christie si è unita a Survival per lanciare una campagna a loro sostegno e ha prestato la sua voce a una sequenza inedita di filmati che raccontano alcune delle loro storie. Ascoltale in versione originale inglese oppure in italiano.
Le minacce
Le minacce più gravi che gravano sugli Indiani incontattati del Perù vengono dagli operai delle compagnie petrolifere e dai taglialegna illegali.
Il governo peruviano ha concesso alle compagnie petrolifere più del 70% dell’Amazzonia peruviana. La maggior parte di questo territorio include le aree abitate dalle tribù isolate.
L’esplorazione petrolifera è particolarmente pericolosa perché apre agli estranei, specialmente a taglialegna e coloni, regioni un tempo remote. Ad aprire loro le porte della foresta sono le strade e i sentieri spianati dalle squadre d’esplorazione.
La Shell e la tragedia dei Nahua
In passato, l’esplorazione petrolifera aveva portato a contatti violenti e devastanti con gli Indiani isolati.
Nei primi anni ’80, le prospezioni effettuare dalla Shell portarono al contatto con la tribù isolata dei Nahua. In pochi anni, quasi il 50% della tribù morì.
Oggi, nei territori abitati da popoli isolati, inclusi le terre dei Kakataibo e dei Nanti, operano diverse compagnie petrolifere come la Perenco (che ha recentemente sostituito la Barrett Resources), la Repsol-YPF e la Petrolifera.
Il Perù descrivere il suo atteggiamento verso le società internazionali come “una porta aperta”. Il governo sta incoraggiando attivamente nuove società a compiere esplorazioni nelle aree abitate dalle tribù incontattate, include quelle dei Mashco-Piro e degli Isconahua.
Mogano: “Oro rosso”
L’altra grave minaccia è rappresentata dal taglio illegale degli alberi, soprattutto il mogano. Conosciuto come “oro rosso”, il mogano ha un prezzo davvero molto alto nel mercato globale.
Le foreste pluviali peruviane vantano alcune delle ultime riserve di legno pregiato sfruttabili al mondo, e la ricerca degli ultimi alberi disponibili ha scatenato una nuova “febbre dell’oro rosso”.
Tragicamente, gli alberi si trovano nelle stesse regioni abitate dagli Indiani isolati; i taglialegna invadono quindi i loro territori rendendo il contatto pressoché inevitabile.
Nel 1996, i tagliatori illegali forzarono il contatto con gli Indiani Murunahua. Negli anni seguenti, oltre il 50% di loro morirono, soprattutto di influenza, raffreddore e altre malattie respiratorie.
Le prove
Nel corso degli anni, sono state raccolte molte prove dell’esistenza degli Indiani isolati tra cui video, materiale audio, fotografie, manufatti, testimonianze e interviste.
Il 18 settembre 2007, per esempio, mentre effettuava una ricognizione per verificare la presenza di taglialegna illegali in una remota regione della foresta sudorientale del Perù, un piccolo aereo della Frankfurt Zoological Society ha casualmente sorvolato un gruppo di 21 Indiani incontattati. Si trattava probabilmente di membri della tribù dei Mashco-Piro in un accampamento temporaneo di pesca.
Appena sei settimane dopo l’avvistamento, corredato di immagini, il presidente del Perù Garcia scrisse su un quotidiano che l’esistenza degli Indiani isolati era stata “creata dagli ambientalisti” che si opponevano all’esplorazione petrolifera.
Come vivono?
La maggioranza sono cacciatori-raccoglitori nomadi o semi nomadi, e vivono in piccoli gruppi famigliari che si spostano frequentemente.
Durante la stagione secca, le famiglie tendono a
soggiornare in riva ai fiumi dove l’acqua poco profonda consente di pescare facilmente. Per ripararsi costruiscono accampamenti temporanei.
Nella stagione delle piogge si ritirano nel cuore della foresta per cacciare, raccogliere frutti, bacche e noci.
Uova di tartaruga
La stagione secca è anche il periodo dell’anno in cui le tartarughe raggiungono le spiagge dei fiumi per depositare e seppellire le loro uova nella sabbia.
Le uova costituiscono un’importante fonte di proteine per gli Indiani, che sono molto esperti nel trovarle.
Quando si trovano sulle spiagge, gli Indiani sono più esposti agli avvistamenti da parte di taglialegna, estranei o altri Indiani vicini, contattati precedentemente.
Oltre alle uova di tartaruga, gli Indiani incontattati mangiano una gran varietà di carne, pesce, banane, noci, bacche, radici e larve. Tra gli animali che cacciano ci sono tapiri, pecari, scimmie e cervi.
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