Vittoria: la Vedanta annuncia la chiusura della sua raffineria
13 settembre 2012
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La società britannica Vedanta Resources ha annunciato che a dicembre chiuderà la raffineria di bauxite che si trova nello stato di Orissa e i sostenitori della tribù dei Dongria Kondh festeggiano.
La notizia costituisce un altro straordinario passo avanti per la tribù che ha condotto una difficile e lunga battaglia contro i progetti di estrazione di bauxite dalla loro terra.
“Se la compagnia se ne va, saremo finalmente felici” ha dichiarato Lodu Sikaka, un leader dongria. “Se la raffineria dovesse rimanere qui, continueranno a cercare di prenderci la nostra montagna, se non oggi, domani, fra due anni o fra dieci.”
La raffineria di Lanjigarh si trova alla base delle colline di Niyamgiri, dove vivono gli 8.000 membri della tribù dei Dongria Kondh, e dove dimora il loro dio Niyam Raja. La compagnia ha speso più di un miliardo di dollari americani per espandere il sito senza avere tutte le necessarie autorizzazioni, e pur sapendo di non essere in grado di fornirle bauxite a sufficienza per farla funzionare a pieno regime.
La Vedanta ha oggi ascritto la chiusura della raffineria alla “diminuzione delle scorte di bauxite”. Ma si teme che l’annuncio della compagnia sia strumentale e che serva a esercitare pressioni sul governo perché le sia permesso di scavare su Niyamgiri. La questione è stata riportata davanti alla Corte Suprema dell’India, ma il caso è ancora in stato d’aggiornamento.
L’opposizione espressa da più parti contro i tentativi della Vedanta di scavare nelle montagne ha coinvolto la compagnia in una disputa lunga quasi un decennio e ha costretto la raffineria di Lanjigarh a funzionare con bauxite proveniente da diverse miniere dell’India. Un portavoce della Vedanta ha affermato che questo è costato alla compagnia mezzo miliardo di dollari.
“Quando è partita la nostra campagna per i Dongria Kondh” ha commentato Stephen Corry direttore generale di Survival International “ci è stato ripetutamente detto che era un caso senza speranza e che la miniera sarebbe stata costruita. Non è andata così. Le infrastrutture si stanno arrugginendo e oggi Vedanta ha annunciato l’abbandono della raffineria. Una straordinaria conferma della correttezza delle azioni di un popolo che si è battuto con determinazione per mantenere terre sue di diritto, e della pressione esercitata da migliaia di nostri e loro sostenitori in tutto il mondo. La pressione dell’opinione pubblica è la sola cosa che possa salvare i popoli tribali nel lungo termine, e funziona!”