Minacce di morte a un attivista guarani: il Brasile indaga
16 aprile 2012
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Le autorità brasiliane stanno indagando sulle minacce di morte ricevute dall’antropologo e attivista guarani Tonico Benites.
Benites e la sua famiglia sono stati fermati da un uomo armato di due pistole lungo una strada vicina al confine tra Brasile e Paraguay. L’uomo ha derubato Benites, gli ha detto che stava creando il “caos” nella zona e lo ha avvertito che se non si fosse fermato, avrebbe “perso tutto”, compresa la vita.
Benites sta studiando il conflitto territoriale tra gli allevatori e gli Indiani Guarani in Brasile e, al fianco di altri Guarani, si sta battendo per il loro diritto a vivere sulla terra ancestrale.
“Appartengo al territorio guarani dove sono nato e cresciuto, dove vivo e dove morirò…” ha raccontato Benites a Survival. “Continuerò a lottare… sono fiero di appartenere al popolo guarani, che combatte per garantire ai suoi figli un futuro più degno e giusto”.
Gran parte del territorio guarani è stato rubato per far posto agli allevamenti e alle piantagioni di canna da zucchero; molte comunità vivono oggi in riserve sovraffollate o accampamenti di fortuna ai margini delle strade.
I Guarani e le comunità che si battono per ritornare a vivere nella propria terra si trovano spesso ad affrontare minacce e violenza.
Benites ha dichiarato che i Guarani sono “in ansiosa attesa di un’adeguata azione da parte del governo im merito alla demarcazione delle terre ancestrali e ai crimini commessi dagli allevatori ai danni degli indigeni”.
Survival sta facendo pressioni sul governo Brasiliano perché tracci i confini della terra indigena, la protegga e garantisca la sicurezza degli Indiani.
Scarica il rapporto di Survival alle Nazioni Unite che descrive la situazione dei Guarani.