Il Brasile conferma l’esistenza di una tribù incontattata
22 giugno 2011
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Le autorità brasiliane hanno confermato l’esistenza di un gruppo di circa 200 Indiani incontattati in Amazzonia.
Un volo di ricognizione condotto dal Dipartimento governativo per gli affari indiani, il FUNAI, ha rilevato che i gruppi vivono in tre radure della Valle Javari, nell’Amazzonia occidentale, nei pressi del confine col Perù.
Fabricio Amorim, capo della spedizione, ha dichiarato che gli Indiani coltivavano, tra l’altro, granoturco, banane e arachidi.
“Tra le minacce più importanti che gravano sul benessere di questi gruppi” ha segnalato, “ci sono la pesca e la caccia di frodo, e tante altre attività illegali come il disboscamento, le estrazioni minerarie, l’allevamento del bestiame, l’opera dei missionari…e il traffico di droga”. Rischi arrivano anche dallo sfruttamento petrolifero sul versante peruviano del confine.
La politica del FUNAI è quella di non contattare gli Indiani. I suoi operatori si limitano quindi a monitorare la loro terra affinché le tribù possano vivervi indisturbate, come desiderano. È fondamentale che le autorità allontanino dal territorio indigeno tutti gli invasori illegali.
Nella Valle Javari c’è la più alta concentrazione di tribù incontattate al mondo; si pensa che gli Indiani isolati che vi vivono siano almeno 2.000.
Recentemente Survival International ha diffuso le riprese aeree di un’altra tribù incontattata vicina, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulle minacce poste dal disboscamento illegale in corso in Perù.