Tiffany nel mirino di Survival. Proteste in varie città del mondo
3 febbraio 2010
Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
I sostenitori di Survival stanno manifestando oggi davanti ai negozi Tiffany di varie città del mondo. Al cuore della protesta sono i fondi erogati dalla compagnia al governo del Botswana per aprire pozzi per la fauna selvatica nelle terre dei Boscimani, a cui invece continua ad essere vietato l’accesso all’acqua.
“Tiffany sostiene il governo ma ignora i Boscimani” ha commentato il portavoce dei Boscimani Jumanda Gakelebone. “La compagnia non dovrebbe dare soldi al governo mentre noi non possiamo accedere nemmeno al nostro pozzo. Il suo denaro viene usato per opprimerci. Questa è la nostra terra e noi la amiamo.”
Le manifestazioni di Survival danno il via a una nuova campagna che mira a persuadere Tiffany a sospendere la collaborazione con il governo del Botswana finché ai Boscimani non sarà stato permesso di esercitare il fondamentale diritto all’acqua.
Nel 2006, l’Alta Corte del Botswana ha riconosciuto l’illegalità dello sfratto dei Boscimani dalla Central Kalahari Game Reserve effettuato dal governo quattro anni prima e ha sancito il diritto di questo antico popolo a vivere nella terra ancestrale. Ciò nonostante, le autorità continuano a cercare di impedire il ritorno a casa dei Boscimani proibendo loro di accedere al loro pozzo, deliberatamente cementato dal governo all’epoca degli sfratti. Le autorità non permettono ai Boscimani di ripristinarlo nemmeno a loro spese costringendo la popolazione a percorrere un viaggio di circa 480 km per andare a procurarsi l’acqua fuori dalla riserva. Da quando il pozzo è stato chiuso, almeno un Boscimane è morto di disidratazione.
Trevor Mmopelwa, direttore del settore Parchi nazionali e Fauna selvatica del Botswana, ha sottolineato chiaramente che i Boscimani non potranno utilizzare i nuovi pozzi: e, violando gli ordini della Corte, ha affermato che la Central Kalahari Game Reserve “deve essere riservata agli animali”.
Oltre a scavare nuovi pozzi, il governo ha anche autorizzato la costruzione di un nuovo complesso turistico dotato di piscina. Tra le opportunità offerte ai clienti si conta una presunta “esperienza di vita boscimane”.
Le manifestazioni si sono tenute davanti ai negozi Tiffany di Londra, Parigi, Berlino, Madrid e San Francisco. Copie della lettera inviata da Survival alla Fondazione Tiffany sono state recapitate anche ai punti vendita di Milano, Roma, Firenze e Bologna.
“Il caso dei Boscimani è tristemente ben noto” ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Per gli sforzi compiuti per distruggere gli ultimi cacciatori Boscimani sopravvissuti nell’Africa meridionale, il governo del Botswana è stato riconosciuto colpevole di infrangere la sua stessa costituzione e le sue stesse leggi. Tiffany non può ignorarlo. Le compagnie straniere non dovrebbero sostenerlo finché continuerà a preferire gli animali agli abitanti originari del paese.”
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Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
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