Vedanta sotto indagine: reclamo di Survival all'OCSE. Presidente indagato per frode

30 marzo 2009

Ragazzine Dongria Kondh, Orissa, India. © Jason Taylor

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Duro doppio colpo oggi per il gigante minerario Vedanta Resources. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha convenuto sull’opportunità di analizzare tutti i reclami presentati da Survival in merito ai progetti di apertura di una miniera di bauxite sulle colline di Niyamgiri, a Orissa, mentre la polizia indiana investiga sulle accuse di frode mosse contro Anil Agarwal, il multimiliardario presidente della compagnia.

La sezione reclami dell’OCSE ha il compito di investigare sulle presunte violazioni delle linee guida internazionali da parte delle imprese multinazionali. Nel reclamo presentato da Survival, Vedanta è accusata di portare avanti il gigantesco progetto minerario senza aver mai consultato il popolo dei Dongria Kondh che abitano nel territorio destinato alle attività minerarie e pertanto rischiano il totale annientamento.

La Vedanta ha tentato di far respingere il reclamo, ma il “Punto di Contatto” nazionale dell’OCSE per la Gran Bretagna ha deciso di accoglierlo e di analizzare il caso per fornire una risposta.

La compagnia ha poi subito un ulteriore duro colpo a seguito della decisione della polizia dello Stato di Andhra Pradesh di aprire un’indagine sulle accuse di frode mosse contro la Vedanta Aluminium Ltd, sussidiaria locale della Vedanta, contro il suo presidente Anil Agarwal, contro suo fratello Navin Agarwal e sette altri direttori. Anil Agarwal è anche il presidente della compagnia madre Vedanta Resources e possiede gran parte delle sue quote. Secondo le accuse, la Vedanta Aluminium avrebbe incassato una fideiussione bancaria di 12 milioni di dollari per la costruzione di un villaggio destinato agli operai.

Il direttore di Survival, Stephen Corry, ha dichiarato in proposito: “Queste decisioni giungono come importanti moniti per la Vedanta e per tutte quelle multinazionali che vengono meno al dovere di preoccuparsi delle popolazioni interessate e colpite dalle conseguenze dei loro progetti. La legge è chiara: i popoli indigeni devono essere consultati e le loro posizioni devono essere rispettate. La Vedanta non può procedere alla costruzione della miniera ignorando completamente le massicce proteste della gente del luogo e i diritti dei Dongria Kondh”.

  • Una copia dei documenti preliminari (Initial Assessment) del Punto di Contatto Nazionale del Regno Unito presso l’OCSE è disponibile a questo indirizzo: https://www.berr.gov.uk/whatwedo/sectors/sustainability/nationalcontactpoint/page45873.html

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  • L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) è composta da un gruppo di trenta Paesi, in gran parte Occidentali, impegnati nella promozione della democrazia e dell’economia di mercato. Tra gli obiettivi vi sono anche il sostegno alla crescita economica sostenibile e l’assistenza allo sviluppo economico degli altri stati. Per maggiori informazioni: www.oecd.org

Sono disponibili fotografie e filmati.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
E-mail: [email protected]

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