Brasile: video-appello denuncia la minaccia Covid-19 per le tribù incontattate

8 settembre 2020

Villaggio di un gruppo di Indiani incontattati, Valle Javari, Brasile. © Peetsa/FUNAI/CGIIRC Archive

Questa pagina è stata creata nel 2020 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Un leader indigeno dell’Amazzonia brasiliana ha lanciato un video-messaggio urgente per denunciare che il coronavirus potrebbe contagiare una tribù incontattata nota come “Flecheiros”, o Popolo della Freccia, con conseguenze mortali.

Kura, leader del popolo Kanamari, ha spiegato che il coronavirus si è diffuso nella valle Javari, il secondo territorio indigeno più grande del Brasile nonché luogo con la più alta concentrazione di tribù incontattate al mondo.

Almeno un indigeno è morto di Covid-19 nella comunità di Hobana, che si trova nel cuore della valle Javari, a soli 16 km da una comunità di Flecheiro incontattati.

In un video messaggio inviato a Survival, Kura ha detto di essere “molto preoccupato per i nostri parenti incontattati” e che il virus si è diffuso “a causa dell’irresponsabilità dello stato brasiliano” e della sua “mancanza di trasparenza”.

Il leader ha fatto appello alle autorità affinché istituiscano check point sanitari nella valle Javari per controllare chi entra e chi esce, per fermare la diffusione del coronavirus e monitorare il territorio per prevenire l’invasione illegale di taglialegna, minatori e bracconieri.

Un caso di Covid-19 è stato confermato anche in una comunità marubo sul fiume Ituì nel cuore della valle Javari vicino a un’altra comunità incontattata, aumentando i timori che il contagio si diffonda anche tra quel gruppo.

Una famiglia kanamari della comunità di São Luis, nel territorio della Valle Javari. © Fiona Watson/Survival

Le tribù incontattate non hanno difese immunitarie verso le malattie importate dall’esterno – come influenza, tubercolosi e morbillo – e sono quindi estremamente vulnerabili. In passato, molti popoli hanno sofferto catastrofiche perdite di popolazione e alcuni si sono persino estinti proprio a causa di epidemie mortali introdotte dagli esterni.

Il 5 agosto un giudice della Corte Suprema ha stabilito che il governo dovrà individuare, entro 30 giorni, un piano dettagliato ed esauriente per contrastare la pandemia e prevenirne la diffusione nei territori indigeni. Il giudice Barroso ha riconosciuto la grande vulnerabilità delle tribù incontattate e contattate di recente, e ha ordinato al governo di istituire check point sanitari nei loro territori.

Il giudice ha inoltre stabilito che le autorità dovranno allontanare tutti gli invasori illegali dai territori indigeni, senza però fissare un arco temporale.
Il caso è stato portato in tribunale dall’ APIB – l’organismo di coordinamento delle organizzazioni indigene in Brasile – e da diversi partiti all’opposizione.

Intanto Ricardo Lopes Dias, il controverso missionario evangelico a capo del dipartimento per gli Indiani incontattati del FUNAI, (l’agenzia governativa agli affari indigeni), è ancora in carica. In maggio, un giudice aveva stabilito che doveva essere rimosso poiché il suo passato da evangelico costituiva “un chiaro conflitto di interessi” e una “grande minaccia per la politica che esclude il contatto forzato con i popoli [indigeni incontattati]… e per il principio di autodeterminazione.”

Tuttavia, il FUNAI ha contestato la sentenza e in giugno un tribunale ha stabilito che il conflitto di interessi non sussisteva. I pubblici ministeri hanno quindi fatto ricorso in appello e il caso è passato ora a un tribunale superiore.

Il missionario evangelico Ricardo Lopes Dias è ancora in carica come capo del Dipartimento per gli Indiani Incontattati. © Ricardo Lopes Dias

Nel frattempo, Ricardo Lopes Dias ha licenziato funzionari di lunga esperienza che lavoravano sul campo per la protezione delle tribù incontattate e dei loro territori, e ha annunciato un corso di antropologia per il nuovo personale.

Il corso sarà tenuto da antropologi e altri accademici, alcuni dei quali collegati a organizzazioni religiose tra cui l’evangelica Atini – fondata, tra gli altri, da Damares Alves, la controversa pastore evangelica che Bolsonaro ha nominato Ministra per le Donne, la Famiglia e i Diritti Umani. Alves si è espressa in favore del contatto con le tribù incontattate – in violazione della politica di non contatto del FUNAI.

Il governo ha tagliato i fondi al FUNAI e al SESAI (segretariato per la salute indigena) e questo – unito alla sua risposta caotica e negligente nel gestire la diffusione della pandemia tra i popoli indigeni – ha costretto molte comunità a prendere autonomamente misure per proteggersi dal coronavirus e raccogliere fondi per medicine ed equipaggiamento sanitario.

Incredibilmente, il FUNAI ha in programma di spendere oltre 37.000€ per il nuovo corso di antropologia, una cifra sufficiente a finanziare un avamposto completo per la protezione delle tribù incontattate. Se la spesa sarà approvata, Ricardo Lopes Dias beneficerà personalmente di oltre 12.000 €.

Intervieni per aiutare le tribù incontattate del Brasile:
svlint.org/P-GenocidioBrasile

Indiani incontattati del Brasile
Popolo

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