Davi Yanomami, il “Dalai Lama della foresta”, vince il “Premio Nobel alternativo”

25 settembre 2019

Davi Yanomami, ha vinto il Right Livelihood Award 2019 © Fiona Watson/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2019 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il famoso sciamano yanomami Davi Kopenawa, soprannominato il “Dalai Lama della foresta”, ha vinto il Right Livelihood Award 2019, noto anche come “Premio Nobel alternativo”. L’onorificenza mira a sostenere le persone che lottano per un mondo giusto, pacifico e sostenibile, come dichiarano gli stessi organizzatori: “Onoriamo e sosteniamo persone coraggiose che risolvono problematiche mondiali”.

Davi ha guidato la ventennale campagna condotta dal suo popolo per proteggere la propria terra ancestrale, nella foresta amazzonica brasiliana. Insieme, i territori yanomami di Brasile e Venezuela costituiscono oggi la più vasta area di foresta tropicale mai gestita al mondo da un popolo indigeno.

Davi è presidente di Hutukara, l’organizzazione yanomami che condivide il premio con lui. Il primo viaggio compiuto da Davi fuori dal Brasile fu nel 1989, quando Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni, gli chiese di venire in Europa per ritirare a suo nome il Right Livelihood Award vinto quell’anno proprio da Survival.

Davi insieme a Survival davanti alla House of Commons britannica durante il suo primo viaggio fuori dal Brasile, nel 1989. © Survival

In seguito, nel 1991, Survival organizzò la prima visita di Davi negli Stati Uniti, dove incontrò l’allora Segretario generale delle Nazioni Unite Pérez de Cuéllar, alcuni membri della Commissione interamericana dei diritti umani e alcuni senatori statunitensi, per denunciare il pericolo imminente di genocidio che pendeva sugli Yanomami. Un esercito di cercatori d’oro aveva invaso la loro foresta portando con sè epidemie letali e violenze croniche

Da allora ha continuato a viaggiare senza sosta, lottando per proteggere l’Amazzonia dalla distruzione di minatori, allevatori, taglialegna, costruttori di strade e incendi.

Nel 2010 ha scritto La Caduta del Cielo, un viaggio dettagliato e intimo nella cosmologia yanomami accompagnato da una struggente descrizione della battaglia del suo popolo per salvare la foresta e i popoli indigeni dall’avidità e dalla forza distruttiva del popolo “bianco”. Pubblicato anche in edizione italiana nel 2018 da Nottetempo, è stato descritto da Stephen Corry direttore generale di Survival International, come “uno dei libri più importanti del nostro tempo”.

Davi è stato spesso minacciato da cercatori d’oro e politici bramosi di accaparrarsi le risorse del territorio yanomami. Vive nella sua comunità – Watoriki, “la montagna del vento” – praticando lo sciamanesimo. È sposato con Fàtima, da cui ha avuto sei figli, compresa una bambina adottata, e diversi nipoti. Suo suocero, Lourival, era uno dei più anziani e rispettati sciamani yanomami.

Nel corso della sua vita, Davi ha ottenuto molti premi e riconoscimenti, tra cui il Global 500 delle Nazioni Unite e la menzione d’onore della giuria del Premio spagnolo Bartolomé de las Casas.

“Sono felice che le persone del Right Livelihood Award non si siano dimenticate di me” ha commentato Davi. “Il premio arriva proprio al momento giusto, ne sono davvero felice. Hanno avuto fiducia in me e in Hutukara, e in tutti coloro che stanno difendendo la foresta e il pianeta Terra. Questo mi dà la forza di continuare a lottare per difendere l’anima dell’Amazzonia.”

“Noi, popoli del pianeta, dobbiamo proteggere il nostro patrimonio culturale, così come Omame [il Creatore] ci ha insegnato – per vivere bene, per prenderci cura della nostra terra affinché le future generazioni possano continuare a usarla.”

“Mi fido molto del lavoro di Survival International. Ha 50 anni e continua a sostenerci, a lottare e aiutare il mio popolo”.

“Davi è unico” ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “Il suo pensiero si accorda costantemente allo sciamanesimo amazzonico, di cui il suo libro è la testimonianza più dettagliata e autentica che sia mai stata registrata. I presunti benefici del mondo industrializzato, che osserva attraverso il suo sguardo penetrante, non lo impressionano nè lo condizionano. È stato, e continua a essere, la voce più costante ed efficace che si sia mai levata in difesa dell’Amazzonia, e quindi del mondo intero. Survival International sostiene gli Yanomami da 50 anni, e ha lavorato insieme a Davi per la maggior parte di questo tempo. Nessun altro più di lui meritava oggi questo premio.”

Note ai redattori:
- La cartella stampa di Survival include una biografia, un background informativo, foto, video e altro.
- Negli ultimi anni, il territorio Yanomami è stato invaso da 10-20.000 cercatori d’oro, che hanno inquinato i fiumi con il mercurio e attaccato i villaggi. Alcuni minatori si trovano a soli pochi chilometri dalle comunità degli Yanomami incontattati.
- Nel 2004 Davi ha fondato Hutukara, l’associazione yanomami che difende i diritti degli Yanomami e conduce progetti di protezione della terra, di educazione e assistenza sanitaria. Davi ne è anche il presidente.
- All’inizio di quest’anno, in risposta alla dichiarazione di guerra di Bolsonaro contro i popoli indigeni, Davi e altri leader hanno organizzato la più grande protesta per i diritti indigeni che sia mai stata promossa a livello mondiale.
- Gli altri vincitori del premio di quest’anno: Greta Thunberg, Aminatou Haidar e Guo Jianmei.
- La cerimonia di premiazione si terrà il 4 dicembre a Stoccolma.

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