Amazzonia: i Matsés condannano le prospezioni petrolifere nella terra delle tribù incontattate
30 gennaio 2017
Questa pagina è stata creata nel 2017 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.
I Matsés dell’Amazzonia peruviana e brasiliana hanno denunciato i rischi delle esplorazioni petrolifere nella loro terra ancestrale, in cui vivono anche alcune tribù incontattate.
I Matsés di Perù e Brasile condannano le prospezioni petrolifere nel corso di un incontro tra le loro due nazioni:
© OGM, CTI and Grão Fino Filmes
I Matsés vivono alla frontiera dell’Amazzonia incontattata: l’area di terra che sta a cavallo tra Perù e Brasile, dove abitano più tribù incontattate che in qualsiasi altra parte del pianeta.
Nella loro terra ancestrale si trovano due lotti petroliferi. Il primo è all’interno di un’area dove vivono le tribù incontattate. La compagnia petrolifera canadese Pacific E&P aveva avviato le prospezioni petrolifere in questo lotto nel 2012, e ora è in procinto di riprendere i lavori.
Le prospezioni petrolifere sono devastanti per le tribù incontattate. Sono i popoli più vulnerabili del pianeta e qualunque attività nelle loro terre accresce il rischio di un contatto indesiderato. La storia dimostra che le esplorazioni petrolifere possono spazzare via gli Indiani incontattati, che non hanno difese immunitarie verso le malattie portate dagli esterni.
“Sono preoccupato perché quei gruppi isolati non sanno delle compagnie petrolifere”, ha dichiarato un Matsés durante l’incontro.
Un altro lotto si trova nella terra su cui Matsés contattati si sono visti riconoscere i titoli di proprietà. Nel 2016, la Pacific E&P si è ritirata di fronte alla dura opposizione della tribù. Oggi gli indigeni stanno conducendo una campagna affinché la concessione sia cancellata definitivamente.
“Non voglio che i miei figli siano distrutti dal petrolio e dalla guerra. Ecco perché ci stiamo difendendo… E perché noi Matsés ci siamo uniti. Le compagnie petrolifere… ci stanno insultando e noi non resteremo in silenzio mentre ci sfruttano nelle nostre terre ancestrali. Se necessario, moriremo nella guerra contro il petrolio" ha detto un altro Matsés.
L’organizzazione locale indigena ORPIO sta portando il governo peruviano in tribunale affinché risponda dei rischi comportati dalle prospezioni petrolifere.