Muore Leia Aquino, leader e insegnante Guarani

13 giugno 2016

Leia Aquino pochi anni prima della sua morte, avvenuta nel 2016. © Survival

Questa pagina è stata creata nel 2016 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

È con dispiacere che Survival annuncia l’improvvisa scomparsa di Leia Equino, attivista, portavoce e insegnante Guarani Kaiowá. Leia è morta in ospedale il 3 giugno per un’emorragia cerebrale.

Determinata e riflessiva, era in prima linea nella lotta per i diritti territoriali dei Guarani Kaiowá. Aveva assistito ad alcuni dei più aspri conflitti tra la sua comunità e gli allevatori che occupano la loro terra Nanderu Marangatu, dove diversi leader della tribù sono stati uccisi dai proprietari terrieri.

Guarda il video: Leia racconta dei sicari che continuano a minacciare i Guarani.

Anche se Nanderu Marangatu è stato formalmente riconosciuto territorio guarani nel 2005, gli allevatori continuano a occupare la maggior parte del territorio. I Guarani vivono solo in una parte di quanto gli appartiene di diritto.

Prima di rioccupare la terra, i Guarani vivevano in un piccolo appezzamento dove era dilagante la malnutrizione tra i bambini.

I guarani della comunità di Leia riuniti per un rituale di protesta nella loro terra ancestrale. © Egon Dionisio Heck/Survival

Nel 2000 Survival aveva invitato Leia e un altro leader guarani, Marcos Veron, in Europa in occasione del lancio del libro ‘Diseredati’ sui popoli indigeni del Brasile.

Durante il viaggio Leia aveva commosso molte platee, tra cui anche studenti, parlando della disperata situazione in cui vivono dei Guarani: “Quando penso al mio popolo, penso alla libertà perché noi siamo imprigionati. Non siamo un popolo libero, perché non abbiamo terra.”

“Quando abbiamo la terra, abbiamo la libertà e soprattutto la felicità. Guardando in volto le persone si vede solo tristezza e ansia, perché non hanno quello di cui hanno bisogno per vivere. Vogliamo coltivare ma non abbiamo terra da coltivare; questa terra è nostra e ci appartiene”.

Ma anche Leila era rimasta colpita dall’interesse dimostrato dai giovani e, parlando a un gruppo di studenti italiani, aveva detto: “La nostra situazione è molto difficile, ma sappiamo che ci volete bene e che volete conoscere la nostra condizione. Per me è stata una grande sorpresa sapere che c’era una scuola disposta ad aiutarci a cambiare le vite dei Guarani Kaiowá.”

Leia era anche un’insegnante molto stimata dagli studenti guarani di Nanderu Marangatu. Attribuiva grande importanza all’insegnamento della lingua guarani come strumento per incoraggiare i più giovani ad essere orgogliosi della cultura del loro popolo.

La piccola scuola era stata chiusa dalle autorità nel 1999 come rappresaglia per la partecipazione di Leia a proteste pacifiche per i diritti territoriali. Tuttavia, l’insegnante era poi riuscita ad ottenerne la riapertura e la scuola, in seguito, è cresciuta.

Leia è stata sepolta in una delle aree di Nanderu Marangatu rioccupate lo scorso anno dai Guarani. Lascia il marito – operatore sanitario nella comunità – e tre bambini. Mancherà a molti, ma la sua eredità continuerà a vivere.

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