Brasile: leader Guarani aggredito a pochi giorni dalla Coppa del Mondo

4 giugno 2014

Valmir Guarani è stato rapito, legato a un albero della foresta, bendato e torturato. © Survival

Questa pagina è stata creata nel 2014 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Lunedì un giovane leader guarani è stato aggredito da quattro uomini armati, pur trovandosi sotto la protezione del governo brasiliano per aver assistito all’omicidio del suocero.

Valmir Guarani Kaiowá è stato rapito, legato ad un albero nella foresta, bendato e torturato. È riuscito a scappare e ha raccontato: “Mi hanno legato; hanno detto che sarei morto e che nessuno mi avrebbe più trovato. Mi hanno messo un liquido amaro in bocca e mi hanno detto di mandarlo giù. Hanno sparato colpi vicino alle mie orecchie e non sono riuscito a sentire più nulla… poi se ne sono andati in macchina.”

Il suocero di Valmir, Nísio Gomes, è stato ucciso nel 2011 da alcuni uomini armati e mascherati; aveva guidato la sua comunità nella lotta per ritornare alla propria terra ancestrale, occupata da un allevamento di bestiame.

Nel 2012 18 persone, tra cui il proprietario di una famigerata agenzia di ‘sicurezza privata’, sono state arrestate in relazione all’omicidio. Sembra che alcuni siano poi stati rilasciati.

Valmir è un testimone chiave; continua a chiedere che le indagini sull’omicidio siano completate e che la terra sia restituita alla tribù.

“Nísio mi aveva detto di essere forte e di lottare per la nostra terra” aveva raccontato lo scorso anno a una ricercatrice di Survival. “L’unica cosa di cui abbiamo bisogno è che il nostro territorio sia protetto.”

Con l’avvicinarsi della Coppa del Mondo Survival International denuncia “Il lato oscuro del Brasile”. Per saperne di più sulla situazione degli Indiani brasiliani e sugli attacchi del governo ai loro diritti territoriali: www.survival.it/coppadelmondo

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