Scopri un nuovo ritratto indigeno ogni mese con il Calendario 2016 di Survival International.

Il concorso fotografico, alla sua seconda edizione, aiuta ancora una volta a raccontare la straordinaria bellezza e diversità dei popoli indigeni del mondo. Aperto a fotografi sia dilettanti che professionisti, il concorso celebra il potere della fotografia come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sui popoli indigeni, le loro vite e le loro terre. Le dodici fotografie vincitrici compongono questo straordinario calendario.

Un ringraziamento speciale a tutti i fotografi che hanno partecipato e contribuito a finanziare le nostre campagne più urgenti. Per richiedere copia del calendario, clicca qui.

© Soh Yew Kiat / Survival International

Amdo, Tibet, 2003

Un bambino tibetano gioca tra le bandiere di preghiera dispiegate al vento. Tradizionalmente, le bandiere di preghiera contengono testi e immagini stampati da una matrice in legno e spesso le si ritrova sulla cima delle montagne o sugli alti picchi dell'Himalaya. Si dice che il vento diffonda le preghiere alla velocità di un cavallo al galoppo pervadendo lo spazio di buone intenzioni e compassione, a beneficio di tutti gli esseri viventi.

Amdo, Tibet, 2003

Un bambino tibetano gioca tra le bandiere di preghiera dispiegate al vento. Tradizionalmente, le bandiere di preghiera contengono testi e immagini stampati da una matrice in legno e spesso le si ritrova sulla cima delle montagne o sugli alti picchi dell’Himalaya. Si dice che il vento diffonda le preghiere alla velocità di un cavallo al galoppo pervadendo lo spazio di buone intenzioni e compassione, a beneficio di tutti gli esseri viventi.

© Ambre Murard / Survival International

Peul, Mali, 2009

Alcune donne Peul, in Mali, sorridono mentre portano sulla testa grandi cesti pieni di vestiti e latte.

Peul, Mali, 2009

Alcune donne Peul, in Mali, sorridono mentre portano sulla testa grandi cesti pieni di vestiti e latte.

© Pere Ribas / Survival International

Daasanach, Etiopia, 2014

Nella bassa valle dell’Omo, in Etiopia, un ragazzo daasanach indossa piume e dischetti di metallo come ornamento. I Daasanach sono tradizionalmente un popolo di pastori e dipendono dal bestiame per la carne, il latte e le pelli. 

Le tribù della Valle dell’Omo stanno rischiando oggi di "perdere la loro terra":http://www.survival.it/evento-omo per far spazio a piantagioni irrigate da un’imponente diga idroelettrica, la cui costruzione è ormai quasi completa. Le tribù non hanno dato il loro consenso prioritario e informato alla diga né alle piantagioni, e alcune sono già state costrette a trasferirsi in campi di reinsediamento governativi.

Daasanach, Etiopia, 2014

Nella bassa valle dell’Omo, in Etiopia, un ragazzo daasanach indossa piume e dischetti di metallo come ornamento. I Daasanach sono tradizionalmente un popolo di pastori e dipendono dal bestiame per la carne, il latte e le pelli.

Le tribù della Valle dell’Omo stanno rischiando oggi di perdere la loro terra per far spazio a piantagioni irrigate da un’imponente diga idroelettrica, la cui costruzione è ormai quasi completa. Le tribù non hanno dato il loro consenso prioritario e informato alla diga né alle piantagioni, e alcune sono già state costrette a trasferirsi in campi di reinsediamento governativi.

© Arturo Lopez / Survival International

Huitoto, Colombia, 2014

In Amazzonia, un ragazzo huitoto torna da una dura giornata di pesca sotto una pioggia battente. Fin dalla giovane età di otto anni i ragazzi huitoto accompagnano i padri nelle battute di pesca, per imparare al meglio la tecnica.

Huitoto, Colombia, 2014

In Amazzonia, un ragazzo huitoto torna da una dura giornata di pesca sotto una pioggia battente. Fin dalla giovane età di otto anni i ragazzi huitoto accompagnano i padri nelle battute di pesca, per imparare al meglio la tecnica.

© Mario Murcia / Survival International

Bijagós, Guinea-Bissau, 2013

In mezzo a un campo di riso, una ragazza bijagó indossa lo scialle tradizionale. I Bijagó hanno un rapporto spirituale con il loro ambiente, e le decisioni che riguardano l’utilizzo della terra e delle sue risorse vengono prese dagli anziani nel corso di cerimonie speciali. Negli ultimi decenni queste tradizioni sono state sovvertite da esterni che sfruttano le abbondanti risorse senza rispettare le regole locali.

Bijagós, Guinea-Bissau, 2013

In mezzo a un campo di riso, una ragazza bijagó indossa lo scialle tradizionale. I Bijagó hanno un rapporto spirituale con il loro ambiente, e le decisioni che riguardano l’utilizzo della terra e delle sue risorse vengono prese dagli anziani nel corso di cerimonie speciali. Negli ultimi decenni queste tradizioni sono state sovvertite da esterni che sfruttano le abbondanti risorse senza rispettare le regole locali.

© Luis Melo / Survival International

Suri, Valle dell’Omo, Etiopia

Il blu acceso delle tonache di due giovani suri risalta contro il muro di terracotta di un villaggio nella valle dell’Omo, Etiopia. Come le altre tribù dell'area, anche i Suri "stanno rischiando di perdere le loro terre e i loro mezzi si sostentamento":http://www.survival.it/evento-omo a causa di progetti di sviluppo agroindustriale a cui non hanno dato il loro consenso.

Suri, Valle dell’Omo, Etiopia

Il blu acceso delle tonache di due giovani suri risalta contro il muro di terracotta di un villaggio nella valle dell’Omo, Etiopia. Come le altre tribù dell’area, anche i Suri stanno rischiando di perdere le loro terre e i loro mezzi si sostentamento a causa di progetti di sviluppo agroindustriale a cui non hanno dato il loro consenso.

© Trevor Cole / www.alternativevisions.co.uk

Bajau, Malesia, 2013

Alcuni bambini della tribù Bajau, chiamati anche “zingari del mare”, giocano con le imbarcazioni e si immergono in un mare cristallino. I Bajau sono noti per la loro abilità nell’immersione in apnea: a volte si immergono a caccia di pesce fino a 10 o 20 metri di profondità, per anche 5 minuti. Alcuni paesi stanno cercando di sedentarizzarli a terra.

Bajau, Malesia, 2013

Alcuni bambini della tribù Bajau, chiamati anche “zingari del mare”, giocano con le imbarcazioni e si immergono in un mare cristallino. I Bajau sono noti per la loro abilità nell’immersione in apnea: a volte si immergono a caccia di pesce fino a 10 o 20 metri di profondità, per anche 5 minuti. Alcuni paesi stanno cercando di sedentarizzarli a terra.

© Soh Yew Kiat /Survival International

Hamar, Etiopia, 2010. 

La moglie del capo villaggio prepara la colazione e una tazza di caffè fumante, appena raccolto nel campo. Gli Hamar sono vittime di una politica governativa detta “villagizzazione”. "Vengono sfrattati e trasferiti in villaggi":http://www.survival.it/notizie/10807 senza il loro consenso, e le loro terre da pascolo ancestrali vengono svendute agli investitori per farne piantagioni commerciali.

Hamar, Etiopia, 2010.

La moglie del capo villaggio prepara la colazione e una tazza di caffè fumante, appena raccolto nel campo. Gli Hamar sono vittime di una politica governativa detta “villagizzazione”. Vengono sfrattati e trasferiti in villaggi senza il loro consenso, e le loro terre da pascolo ancestrali vengono svendute agli investitori per farne piantagioni commerciali.

© Simon Buxton / www.simonbuxton.com

Yawalapiti, Brasile, 2011

Nell’intimità della sua casa, un uomo della tribù Kamaiura si decora il volto con tintura vegetale.

Yawalapiti, Brasile, 2011

Nell’intimità della sua casa, un uomo della tribù Kamaiura si decora il volto con tintura vegetale.

© Serge Guiraud / Jabiru Prod / www.amazonie-indienne.com

Marubo, Brasile, 2014

Alcune bambine marubo giocano insieme nel villaggio, decorando i loro corpi con tinture, perline e tessuti colorati.

Marubo, Brasile, 2014

Alcune bambine marubo giocano insieme nel villaggio, decorando i loro corpi con tinture, perline e tessuti colorati.

© George Magaraia / Survival International

Mixtec, Messico, 2015

Una donna del villaggio di Santiago Tilapa, in Messico, con gli abiti tradizionali, esclusivi della sua tribù. Gli abiti indicano appartenenza, unità, eredità culturale e talento.

Mixtec, Messico, 2015

Una donna del villaggio di Santiago Tilapa, in Messico, con gli abiti tradizionali, esclusivi della sua tribù. Gli abiti indicano appartenenza, unità, eredità culturale e talento.

© Eric Mindling / www.esephoto.com

Huichol, Messico, 2004

Ragazze e ragazzi huicol del Messico si colorano i piedi con gesso e colori in polvere. 

La terra sacra degli Huicol è un luogo chiamato Wirikuta; oggi è in pericolo perchè una compagnia canadese vuole effettuarvi attività minerarie.

Huichol, Messico, 2004

Ragazze e ragazzi huicol del Messico si colorano i piedi con gesso e colori in polvere.

La terra sacra degli Huicol è un luogo chiamato Wirikuta; oggi è in pericolo perchè una compagnia canadese vuole effettuarvi attività minerarie.

© Annick Donkers / Survival International

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