India: il problema dei 'safari umani' arriva alla Corte Suprema

9 gennaio 2013

A distanza di mesi dall’ordine di creazione di una zona cuscinetto attorno alla Riserva degli Jarawa emesso dalla Corte Suprema, centinaia di turisti continuano a percorrere ogni giorno la Andaman Trunk Road. © www.andamanchronicle.net /Survival

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

In concomitanza con il primo anniversario della scioccante denuncia di donne Jarawa costrette a danzare semi-nude in cambio di cibo, avvenuto un anno fa, Survival sollecita la Corte Suprema a prendere immediatamente provvedimenti contro i “safari umani”.

Nonostante lo scandalo abbia suscitato indignazione a livello internazionale, le autorità delle Isole Andamane hanno continuato a ignorare un successivo ordine del tribunale che imponeva una zona cuscinetto di cinque chilometri attorno alla Riserva per bloccare lo sfruttamento della tribù da parte dei turisti.

Survival ha accusato il governo del paese di “grave e continuo oltraggio alla corte” per le “flagranti violazioni” degli ordini, e ha chiesto alla Corte Suprema di intervenire.

La lettera inviata al tribunale è corredata di foto che dimostrano il passaggio di turisti attraverso la riserva, verosimilmente per visitare i vulcanelli di fango e le grotte calcaree di cui era stata decisa la chiusura contestualmente alla sentenza che stabiliva la creazione della zona cuscinetto lo scorso luglio.

Scarica la lettera di Survival alla Corte Suprema (pdf, 2.3 MB)

Survival ha denunciato il fenomeno dei “safari umani” per la prima volta nel 2010, ma il problema ha conquistato le prime pagine dei giornali a livello mondiale esattamente un anno fa, quando un quotidiano britannico pubblicò un video in cui si vedeva una donna jarawa costretta a danzare per divertire i forestieri.

Due ragazze jarawa. Esattamente un anno fa, la denuncia di donne jarawa invitate a danzare in cambio di cibo fece notizia in tutto il mondo. © Survival

L’articolo ha suscitato un grido di protesta in India e nel resto del mondo.

Se rispettata, la zona cuscinetto ridurrebbe in modo significativo il numero dei turisti nella foresta degli Jarawa, privando i tour operator di motivi legittimi per attraversare l’area. Tuttavia, a sei mesi dalla sentenza, i vulcanelli di fango e le grotte calcaree rimangono aperti a dispetto dell’esplicito ordine della Corte Suprema.

Non è la prima volta che le autorità andamanesi ignorano la Corte Suprema. La Andaman Trunk Road, che passa attraverso la Riserva degli Jarawa e che doveva essere chiusa nel 2002, è tuttora aperta.

“Gennaio è alta stagione per il turismo nelle isole Andamane” ha commentato oggi Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “A causa del rifiuto del governo di chiudere i vulcanelli di fango e le grotte, centinaia di turisti continuano a viaggiare attraverso la riserva ogni giorno, per dare un’occhiata agli Jarawa. La Corte Suprema deve prendere posizione verso un’amministrazione che ignora ripetutamente la sua giurisdizione. Se non lo farà, lo sfacciato sfruttamento di una delle tribù più vulnerabili del mondo, potrà continuare”.

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