Ecuador - Conflitto etnico nel Parco Nazionale Yasuni

15 aprile 2013

La terra degli Waorani, in Ecuador, è sottoposta a una grave pressione da parte di compagnie petrolifere e di disboscamento. © John Wright

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Pare che il mese scorso si siano verificati due episodi di violenza in Ecuador, nel Parco Nazionale Yasuni, che hanno visto coinvolti alcuni membri della tribù degli Waorani. Le uccisioni hanno rafforzato le denunce secondo cui le pressioni esterne stanno determinando un aumento della violenza nella zona.

Il 5 marzo 2013, due Indiani Waorani – Ompore Omeway e sua moglie Buganei Cayga – sono stati uccisi da uomini che si presume appartengano ai Taromenane, un gruppo di Waorani incontattati.

Meno di un mese dopo, sono emersi rapporti ufficiosi di rappresaglie contro gli Indiani incontattati che hanno visto la morte di un numero imprecisato di Waorani. I leader di questo popolo sono in trattative con le autorità governative perché conducano un’indagine in merito.

Il Parco Nazionale Yasuni, nell’Amazzonia ecuadoregna, è un’area caratterizzata da una grande biodiversità. Insieme alla vicina riserva waorani, è dimora di circa 3.000 Waorani, contattati per la prima volta negli anni ’50 dall’organizzazione missionaria Summer Institute of Linguistics. Vi abitano anche due gruppi strettamente imparentati, i Tagaeri e i Taromenane.

Il Parco e la riserva waorani sono da anni nelle mire delle compagnie petrolifere e del gas, e dei taglialegna illegali. All’interno del territorio waorani sono state costruite diverse strade a servizio dell’industria petrolifera.

“Questa non è una zona turistica, è un’area di massima allerta” ha dichiarato alla stampa locale il leader Waorani Cawetipe Yeti. “Chiediamo alle autorità di agire immediatamente rispondendo alla nostra richiesta di fornire un supporto logistico per proteggere i nostri fratelli Taromenane (incontattati)”.

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