I Dongria Kondh contestano il premio Ernst & Young assegnato a Vedanta
3 dicembre 2008
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Il premio “Imprenditore Indiano dell’Anno” conferito da Ernst & Young all’amministratore delegato della Vedanta Anil Agarwal, è stato accolto con sarcasmo dalla tribù dei Dongria Kondh di cui la compagnia mineraria sta per distruggere la montagna più sacra.
La Vedanta progetta di trasformare la montagna sacra dei Dongria Kondh in una grande miniera a cielo aperto distruggendo un’ampia fascia di foresta incontaminata. Se la realizzazione della miniera andrà avanti, i Dongria potrebbero perdere tutto.
“Perché gli stanno dando un premio?” ha chiesto oggi il portavoce dei Dongria Kondh Jitu Jakesika. “Avrebbero dovuto attribuirgli un riconoscimento per il suo disprezzo dei diritti umani in India”.
“Respingiamo pratiche commerciali illegali e immorali in qualsiasi circostanza. Ci rifiutiamo di lavorare con clienti o altri enti i cui principi siano incompatibili con il nostro Codice Globale di Comportamento” si legge nel Global Code of Conduct di Ernst & Young, una delle multinazionali leader a livello mondiale nel settore delle consulenze fiscali e contabili.
Tuttavia, “sembra che tra le pratiche non-etiche non siano conteggiate alcune gravi violazioni dei diritti umani, lo sfratto dei popoli indigeni o l’indifferenza delle compagnie stesse verso ‘importanti e durevoli danni inflitti a popoli e ambienti’” ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Il governo norvegese ha accertato e imputato alla Vedanta tutte queste violazioni solo alcuni mesi fa”.
Il deplorevole comportamento della Vedanta in materia di diritti umani ha spinto la Norvegia a vendere le sue quote azionarie per un valore di 13 milioni di dollari. Il gruppo scozzese di investimento Martin Currie e il BP Pension Fund hanno recentemente fatto lo stesso.